mercoledì 27 gennaio 2010

verbale seconda riunione

Beh! Aspettare la Vivi per un verbale è inutile.. ;-) quindi inizio a scriverlo io.. spero di essere all’altezza di Silvia..
E’ stata una riunione un po’ speciale.. si è tenuta nella MIA NUOVA CASINA!!! E’ stata Viviana ad autoinvitarsi per prima naturalmente :-) ed è stata anche la prima ad arrivare e indovinate cosa ha portato??? PROSECCO, perché mi ha spiegato essere immancabile.. Devo dire la verità, io ho cercato di boicottarlo: non mi sembrava ottimale l’abbinamento prosecco e scaloppine al vino, ma alla fine la Vivi ha sempre ragione in fatto di alcool.. ;-)
Alle 20:30 puntualissima è arrivata anche Gaia.. Per il resto, beh, io e Daniela, come dire, siamo di casa..
Dopo il giro turistico della mia casa, ci siamo messe a tavola .. e lì sono iniziate tutte le chiacchiere: abbiamo iniziato parlando del più e meno, un accenno al lavoro, per poi passare al nostro argomento preferito: l’AMORE!! Per poi finire a parlare di beghe condominiali.. Ebbene sì! Sto scoprendo quanto sia difficile essere proprietaria di un appartamento in un condominio. L’amministratore non fa altro che chiederti soldi e tu non fai altro che rimpiangere di non essere diventata un avvocato o di non avere un avvocato in famiglia!! :-)

Però alla fine ci siamo riprese: terme romane, hammam, percorso di Venere, shopping a Serravalle.. Sarà che ormai era mezzanotte inoltrata, ma questi erano gli unici argomenti che eravamo in grado di affrontare.. Quindi presto, invece degli aperitivi, organizzeremo serate di vero e proprio relax!!!

martedì 26 gennaio 2010

Uomini... e donne (riflessioni sul tema)

Volevo condividere con voi questo racconto da un blog (nonsolomamma.it) che mi ha fatto conoscere Sara (molto divertente!). Sono sicura che ciascuna di voi si può immedesimare in un pezzetto del racconto...

Quindici.

Il primo anno lui si presentò a casa sua, senza avvisare. portava enormi occhiali rotondi e un mazzolino di fiori. la madre di lei arricciò il naso e disse "mah!", il padre, uomo del sud, dichiarò che gli uomini del sud all'inizio sono così, ti coprono di fiori. ma solo all'inizio. lei pensò che bisognava fare un gran lavoro su quegli occhialoni ma che probabilmente ne valeva la pena.

il secondo anno andarono a parigi, durante l'inverno più freddo della storia di francia. passarono il capodanno in un ristorante salvadoregno, a mangiare pappa di mais avvolta in foglie di pannocchia, congelando. "è cibo degli dei, non trovi? in america latina sono veramente avanti", diceva lui ruminando quella sbobba gialla con la bocca allappata. lei sorrideva indulgente e pensava che era completamente pazzo.

il terzo anno andarono a fare una vacanza solidale in nicaragua, con i compagni sandinisti. "vedrai, sarà fantastico", promise lui. lei ne dubitava ma non voleva sembrare controrivoluzionaria. passarono 4 settimane a imbiancare un ospedale, sotto il sole tropicale, in una zona paludosa e malarica. solo per miracolo tornarono solo con una diarrea incoercibile.

il quarto anno lui si laureò e disse "vado a fare un master a londra. voglio diventare un economista marxista". "vengo con te", disse lei. "non ne vale la pena, tra un anno sarà di ritorno", rispose lui mentendo.

il quinto anno viveva in un loculo di un pensionato universitario nell'east end di londra per studenti poveri e comunisti. mangiava pomodori fritti, fagioli e uova strapazzate, tutti i giorni. lei lavorava come trader di borsa in una banca d'affari milanese ed era tremendamente infelice. ogni tanto andava trovarlo, si sdraiavano nel loculo vicini, perché nel loculo si poteva solo stare sdraiati e vicini, e si amavano fino a dimenticare i pomodori fritti e i futures sul mib30.

il sesto anno lei gli chiese di sposarla. lui le disse "scusa, mi sento poco bene".

il settimo anno lei gli disse che voleva un bambino. lui le disse: "ok, ci sposiamo, ma per cortesia non parliamone che mi viene l'ansia"

l'ottavo anno andarono in irlanda d'estate e bevvero moltissima guinness che, dicono gli irlandesi, oltre a essere afrodisiaca, nutriente e sublime, favorisce la procreazione.

il nono anno, nove mesi esatti dopo la guinness, nacque lo hobbit grande, biondo con gli occhi blu e le guance rubizze. la famiglia barese di mister incredible, dopo un momento di smarrimento, si ricordò improvvisamente dei prozii normanni.

il decimo anno lui, sotto lo sguardo allibito di parenti e amici, faceva dichiarazioni di questo tenore: "ho allattato a orari e non a richiesta" e "sono stato costretto a fare il cesareo", perché ai soggetti control freak come lui la paternità può dare alla testa.

l'undicesimo anno era ancora a londra, a fare l'economista marxista. lei era ancora a milano a fare la giornalista finanziaria. lui tornava, tutti i giovedì, lei si convinse che gli amori part time sono i migliori.

il dodicesimo anno arrivò lo hobbit piccolo, torvo e con gli occhi tondi, control freak e bacchettone sin dai primi mesi, come suo padre.

il tredicesimo anno lei era talmente stanca che non ha memoria di quello che è successo.

il quattordicesimo anno lei disse "the more the merrier. se facessimo il numero tre?", lui rispose "scordatelo. piuttosto fallo con il vicino di casa che è pure un bel ragazzo". poi andarono 5 settimane in america, lei si innamorò della gelida città di A e lo convinse che mancava qualcuno.

sabato 23 gennaio 2010



sono di ritorno da una giornata con una ragazza kenyota che ha fatto il mio master (piccolo mondo...) e che mi ha steso con 5 ore di chiacchiere ininterrotte... piacevole, per carità; sarà la mia deprecabile abitudine di inframmezzare le conversazioni con un po' di silenzi...!

finita era orologio, iniziata era matatu (ovviamente incompatibili), ma ancora nessuna soddisfazione su questo fronte: continuo a sbagliare e ad arrivare in super ritardo... imparerò?
finito il freddo inspiegabile della prima settimana, iniziate le feste expat (incredibilmente popolate di siciliani - ...)
e per concludere: stasera riso bianco e acqua, il mio stomaco non ce la fa...! e due foto per voi: kitisuru road e la terrazza di casa (l'interno della casa verrà fotografato quando ci sarà una stanza degna di essere fotografata - e più non dimandate...).
bacini

lunedì 18 gennaio 2010

prima settimana a nairobi

i risultati raggiunti sono pochi ma significativi:
- ho iniziato a bere succo di mango appena alzata e caffé in ufficio - ebbene sì, sono bastati tre giorni per farmi abituare al caffé americano, o peggio all'instant coffee nescafe
- ho tolto l'orologio - be' almeno durante il weekend (oggi mi sono accorta di essere in straritardo e l'ho rimesso; si accettano scommesse su quanto durerà)
- mi sono fatta lavare e stirare un numero non meglio precisato di camicie - davvero, non voglio contarle perché mi vergogno di me stessa
- ho visto l'eclissi solare più lunga del secolo dimenticandomi di fotografarla
- sono sopravvissuta a chaco, l'ormai famoso cane della ragazza che mi ospita
- pare che non abbia preso neanche un chilo, anzi...

per tutto il resto... scommetto di avere un sacco di tempo.
e un sacco di pazienza, dato che poco fa alla mia milionesima richiesta di una lettera dell'ufficio, che mi consenta di aprire un conto in banca (dettaglio non irrilevante, perché senza di quello non possono pagarmi; la prima richiesta risale a giovedì), l'impiegata mi risponde -anche leggermente infastidita - "I've not done it yet", punto... grande sorriso, elaboro una frase con centocinquanta please inframmezzati da un'altra trentina scarsa di parole e speriamo nel proseguimento della giornata.
in ogni caso felice di aver letto vostre notizie!

venerdì 15 gennaio 2010

Verbalino (..ino mica tanto!)

Dal momento che qui si batte la fiacca e che le rimostranze dall'Africa me le sorbisco io...mi permetto di stilare un verbalino della riunione di ieri, che ha avuto inizio alle 19 in punto, del 13.13.2010, presso l'ormai leggendario Bar Bacco, gestito dal celeberrimo Lucky Luciano, detto Ondina.

Le prime a presentarsi sono state le inossidabili Viviana Untini e la sottoscritta, che hanno prontamente occupato un tavolino e iniziato a preparare il terreno alle altre partecipanti. All'arrivo, poco dopo, della puntualissima Daniela Serrau si sono aperte le danze con un primo, frizzante giro di prosecchino preparato dal simpatico amico palemmitano! Ma ecco che ... insieme al cibo dal buffet iniziamo a raccogliere anche notizie dei vari caduti in guerra. Sara piccola ... addirittura influenzata...sarà che doveva scontare qualcosa, sarà che ha preso freddo in una delle sue gite fuori porta...sta di fatto che non c'era e che, ahinoi, non sarebbe arrivata. Anna...ancora a casa alle 19.10 (ricordo, per chi lo avesse dimenticato, che abita soltanto...dall'altra parte di Milano!), ma non solo! In preda a una crisi di rigetto della macchina e della guida in solitaria e in notturna si fa convincere, non senza difficoltà, dal Colonnello Untini a prendere la bat-mobile e ad arrivare in men che non si dica (...beh sì dai...più o meno...). Sara bionda ... l'unica caduta con onore, direttamente sul campo di battaglia: costretta a ritardare per colpa di un inutile uomo che disgraziatamente è anche il suo capo e che l'ha trattenuta suo malgrado. Gaia ... la sua assenza era stata preannunciata, ma le abbiamo comunque dedicato il nostro pensiero, pianificando (...uhhmm..che parolone!) i prossimi meetingsss e osservando l'attenzione con cui un po' tutte abbiamo tenuto a mente i giorni che raccoglievano maggiore consenso (sicuramente il lunedì e il mercoledì...nono, il mercoledì e il giovedì...anche se...avrei detto il martedì e il giovedì...). E infine Marc ...trattenuta nella savana niente popodimenoche ... da un labrador maleducato!!! ... ma questa è un'altra storia ... e anche a lei abbiamo riservato il nostro pensiero, con la solenne promessa di Viviana di scrivere subito un verbale ... ma vabbè ... solo chiacchiere e distintivo.

Tornando al Bar Bacco ... la situazione sembrava sfuggire di mano alle uniche 3 partecipanti presenti, che maaai un attimo hanno però pensato di darsi per vinte! Anzi...sorseggiando prosecco e spazzolando il buffet del signor Ondina si sono lasciate andare alle confessioni più sfrenate ... OMISSIS ... toccherà a Miss Untini riempire perlomeeeno questo buco, io non ho sentito niente...
Del resto uno dei punti più bassi della serata si raggiungeva proprio in quell'oretta, durante la quale la sottoscritta si lasciava andare alle sue confessioni, su un alcolismo incipiente e tristemente inarrestabile ... anche se, tutto sommato, neanche troppo spiacevole! Senonchè la dott.ssa Untini, nella foga della discussione si lasciava invece andare a una delle affermazioni più alte della serata: riferendosi ai tempi del pensionato e in un piacevolissimo momento amarcord...arrivava ad affermare: "IO NON BEVEVO MOLTO" ... ecco..e qui pregherei tutte voi di fermare la lettura e concedersi un minuto di raccoglimento ...

La serata proseguiva quindi in scioltezza, con Viviana e la sottoscritta a cui il primo prosecco aveva evidentemente soltanto messo sete, e l'arrivo delle irriducibili, Anna e Sara bionda, l'una fiera vincitrice del mostro a tre teste "guida solitaria - traffico di Milano - parcheggio in sant'agostino", la seconda abilmente sfuggita alla ferocia assassina de "il capo che ti chiama quando hai già un piede fuori dall'ufficio per dirti minchiate".
La serata volgeva quindi verso il termine, e Viviana abbandonava la nave alle 20.30 per un impegno non meglio identificato, lasciando le sue care amiche a sbevazzare e continuare a mangiare le scorte di sandwich di Ondina. Ed ecco che a questo punto della serata, mentre nel locale tornava la calma e il prosecco sedimentava ... la nostra Daniela si lasciava andare alle più inconfessabili rivelazioni ... OMISSIS ... anche in questo caso mi avvalgo della facoltà di non parlare se non in presenza del mio avvocato ... o forse semplicemente sarà Miss Serrau a riempire quest'altro buco ... io non c'ero ...

... il buio sempre più fitto, il locale sempre più silenzioso, il bicchiere sempre più vuoto, il barista palermitano sempre più impaziente di chiudere bottega (facendolo notare anche con un certa nonchalance: "ahhh è stato un piacere ragazze", disse levando con foga i bicchieri e i piatti vuoti dal nostro tavolo intorno alle 21.30) ... e così, mestamente, il primo meeting della Grande Sorella si concludeva, intorno alle 21.45 del mercoledì 13.12.2010.

Direttamente ispirata alla sottoscritta dalla nostra Anna, che attende con ansiiia il ritorno di Simone dalla grande Africa ... sì...con tanta ansia... e un machete fra i denti ... per non fargli sentire troppo la lontananza della Grande Madre Terra!

Frasi della serata, mi permetto di inserirne due (oltre la precedente di Viviana, naturalmente).
La prima: "si incazza? scende dal cazzo e cammina a piedi" ... ecco, forse poco fine per il pubblico a cui mi rivolgo, e il vino ha bruciato le mie già deboli sinapsi preposte alla memoria per cui ho dimenticato il contesto al quale era legata ... ma ha suscitato molti apprezzamenti e sono orgogliosa di esserne la fautrice.
Seconda frase della serata, non per importanza, anzi. "LA FRETTA UCCIDE". Anche in questo caso ha origine dalla sottoscritta su diretta ispirazione di Anna: al posto della P di Principiante abbiamo deciso che metteremo un grosso cartello sul suo cruscotto posteriore con questa scritta ... automobilisti di Milano e dintorni ... vi sembra che io sia lenta, in realtà sono soltanto "diveramente veloce"!!!


martedì 12 gennaio 2010

Eccomi!

Bene...per una sorella-grande che se n'è andata ecco una sorella-piccola che arriva!
E per una sorella grande che parte c'è una Grande Sorella che resta e mi adotta ... e chissà che alla fine non mi accorga di aver fatto un affare :-)

... e allora mi unisco al coro, che blog sia! Perchè possiamo essere ovunque ma siamo sempre qui ... e soprattutto ... the Big Sister is watching us!

KWAHERI

"Arrivederci... "
ma tanto poi c'è la rete che ci tiente sempre aggiornati, collegati...
e così ti sembra che gli amici si spostino dietro l'angolo, invece che a due ore di fuso orario...

e allora..che Blog sia!