venerdì 27 giugno 2008

UNA TELEFONATA ALLUNGA LA VITA (sempre se qualcuno risponde)

Ecco...volevo raccontarvi una storiella...sui nostri dipendenti, come li chiamerebbe Beppe Grillo...
Come tutte voi ben sapete e con mio sommo rammarico il 2 febbraio ho fatto richiesta di cambio della residenza dall'amata terronia alla metropoli mediolanensis.

Penso tra me e me, siamo nella città dell'efficienza, adesso vado all'ufficio anagrafe e faccio tutto in quattro e quattrotto...L'impatto con l'ufficio anagrafe di milano è drammatico: gente che mangia, sportelli chiusi, nessuno che ti considera (anche se ci sono 15 persone dietro altrettanti sportelli a non fare il loro lavoro), a parte il segretario...di Bari. Ma affronto la sfida con fiducia che in poco tempo tutto verrà chiuso.

Ebbene dopo quattro mesi ancora nessuna notizia....SONO APOLIDE!! con il pacchetto sicurezza rischio che mi arrestano!!

Da brava cittadina chiamo l'ufficio anagrafe today in the morning e mi risponde un altro tipo di Bari (o provincia) praticamente in dialetto tanto che credevo di avere sbagliato città. Mi fa simpaticamente attendere (non c'era nemmeno la musichetta!!!) 15 min al telefono (meno male che paga l'ufficio sennò gli avrei chiesto il rimborso) perchè mi dice che i computer non vanno...

grrr già mi sta venendo la gastrite che mi dice "il primo aprile abbiamo fatto la richiesta dei documenti al comune di Terlizzi, ma da allora, nessuna risposta". Penso magari possiamo andare a chi l'ha visto...che dice?? Candidamente gli faccio una semplicissima provocazione "ma se loro fino al 2027 non si fanno sentire, voi che fate??" e lui altrettanto candidamente, e devo dire con una punta di orgoglio, mi dice "ah beh, una volta ci abbiamo messo 4 anni!!!". Spero che sia una battuta. Spero che il cambio di residenza fosse da un comune alluvionato di Singapore a Milano.
Attacco. Tiro il telefono fuori dalla finestra.

Vado giù, recupero il telefono, chiamo l'anagrafe di Terlizzi (stiamo a vedere chi vince la battaglia per vincere il licenziamento, Brunetta docet). Incredibilmente al 20esimo squillo qualcuno svogliatamente risponde. "Le prometto che oggi lo faccio...era proprio sulla mia scrivania". Non avevo dubbi, che combinazione, eh?
Vi aggiorno amiche, ci vediamo alla prossima puntata.
bacini dalla vostra corrispondente apolide

giovedì 5 giugno 2008

La Grande Sorella e la cittadinanza attiva

Ecco amiche,
un invito alla manifestazione sul clima, promossa da Legambiente e mille mille altre associazioni...se vi va di partecipare, io ci sarò. baci.

"IN MARCIA PER CLIMA - MANIFESTAZIONE NAZIONALE, 7 GIUGNO MILANO"
Il clima sulla Terra sta cambiando, ma tardano decisioni condivise ed efficaci della politica per contrastare questa emergenza planetaria. Spetta dunque a noi sollecitarle e soprattutto operare un profondo cambiamento culturale e politico che incida sui modi di produzione e consumo, che fermi la febbre del Pianeta.
Dobbiamo farlo per noi e per tutti gli esseri viventi, per salvare le tante aree d'Italia e del Mondo che già oggi subiscono le conseguenze dei cambiamenti climatici, per garantire la bellezza dei nostri paesaggi e la biodiversità, per tutelare la ricchezza dei territori, del mare e della nostra agricoltura in termini di qualità e quantità delle produzioni, per risolvere i fenomeni di dissesto idrogeologico e stress idrico. Dobbiamo farlo per permettere a tutti di vivere in pace in città e paesi più belli e ospitali, per liberarci dalle guerre e dai conflitti che nascono per il controllo delle risorse energetiche non rinnovabili sempre più scarse, delle fonti alimentari, dei beni comuni come l’acqua. Dobbiamo farlo per dare ai bambini e ai giovani di oggi una prospettiva desiderabile, un futuro per cui crescere.
Possiamo farlo perché oggi le conoscenze tecnologiche ci permettono di ripensare il modo di produrre energia e di consumarla per muoverci, abitare, produrre senza dilapidare le risorse comuni quali l'acqua, il suolo, l'aria, la vita sulla Terra e perché possiamo costruire la collaborazione con il mondo dell’educazione e della formazione, dove grandi sono la sensibilità e le capacità professionali.
La rivoluzione che vogliamo ha degli obiettivi precisi, si propone subito, in tutta Europa e nel mondo, di ridurre in dieci anni del 20% il consumo complessivo di energia attraverso risparmio e maggiore efficienza, di far dipendere per almeno il 20% il fabbisogno energetico da fonti rinnovabili e di ridurre del 30% le emissioni di gas che alterano il clima sulla terra.
L’Italia fino ad oggi ha marciato in direzione opposta, aumentando i propri consumi di combustibili fossili. Ora dobbiamo dimostrare al mondo di saper invertire la tendenza, di saper partecipare ad un nuovo progresso, di essere capaci di innovare a partire dal formidabile giacimento dei nostri saperi, dei nostri giovani, dei nostri territori, delle nostre esperienze di produzione e di consumo innovative, come l’agricoltura biologica.
Una conversione che ci appare desiderabile, perché può migliorare subito il nostro benessere e qualità della vita, perché aiuta la coesione sociale, la pace e la sicurezza internazionale, promuove una più equa distribuzione delle risorse del pianeta e garantisce a tutti il diritto di accedervi.. Unendo le forze possiamo vincere le potenti lobby dell'economia dello spreco, così come l'inerzia dei piccoli e grandi privilegi e il conservatorismo delle cattive abitudini. Una conversione su cui investire risorse e competenze perché può produrre grandi benefici per la qualità del lavoro di donne e uomini, in Italia e nel mondo, e rendere la globalizzazione più equa e sostenibile.
Possiamo cambiare il modello di sviluppo promuovendo la partecipazione delle persone nelle scelte che riguardano l’ambiente, le infrastrutture, i beni comuni, incentivando pratiche produttive, industriali ed agronomiche, rispettose dell’ambiente, orientate verso obiettivi di qualità, verso il benessere delle persone e delle comunità. E’ questa una prospettiva a cui il mondo della produzione può dare un grande contributo per un nuovo modo di produrre e per rendere il Paese più competitivo.
Cambieremo i nostri stili di vita, le scelte di consumo, comprese quelle legate alle produzioni animali, le consuetudini quotidiane, chiedendo e premiando nel contempo lo scambio di nuovi beni, l'erogazione di nuovi servizi, capaci di rilanciare l’occupazione, di garantire la coesione sociale, di migliorare le relazioni tra tutte le donne e gli uomini, di avere paesi e città meno inquinati e un Italia sempre più bella.
E' necessario essere in tanti per cominciare a realizzare una conversione, a firmare questo contratto col Mondo e aderire volontariamente ai precisi impegni di riduzione delle emissioni di gas climalteranti, ognuno nelle scelte della propria vita e della propria comunità.
Diffondiamo questo appello nelle città e nei paesi, nei luoghi di lavoro, nelle scuole e nelle università.
Promuoviamo insieme la manifestazione nazionale “In marcia per il clima”, il 7 giugno 2008 a Milano, diamo vita insieme ad una “Alleanza per il clima”, per il nostro futuro